Fin de Partie


Informazioni Generali


GeneroOpera .  LinguaFranceseAnno della Prima2018Atti1

Trama


libretto adattato dal compositore da "Endgame" di Samuel Beckett, con l'inclusione di un'ambientazione della poesia di Beckett “Roundelay” all'inizio dell'opera.

Quattro persone vivono nello spazio angusto di una casa in riva al mare: Hamm, un anziano signore costretto su una sedia a rotelle; il suo servitore Clov che invece non riesce a sedersi; e i genitori molto anziani di Hamm, Nagg e Nell, nessuno dei quali ha le gambe, e che sono bloccati in due bidoni della spazzatura. La convivenza dei quattro si rivela difficile. Hamm non sopporta la presenza dei suoi genitori e le loro chiacchiere; Nell riesce a malapena a sopportare Nagg, mentre Clov si prende cura degli altri tre con un'aria distaccata e sarcastica di stanchezza. Tutti e quattro attendono la fine di questa situazione statica, claustrofobica e priva di possibili sviluppi. Il primo personaggio ad apparire è Nell, le cui parole richiamano un fioco barlume di memoria: il rumore dei passi, l'unico rumore che si sente sulla spiaggia. Poi appaiono Clov e Hamm; il servitore è turbato e inquieto sulle gambe e fa gesti ripetitivi, intervallati da brevi risate nervose; sono gli stessi gesti che compie ogni giorno mentre svolge le sue faccende domestiche. Il servo allora esprime la sua convinzione – o è la sua speranza? – che la situazione in cui si trova sta per finire. Hamm, invece, riflette sulle proprie sofferenze e su quelle dei suoi genitori: nonostante un sentimento di sconforto e di stanchezza, afferma di essere incapace di porre fine a tutto. Le vite di Nagg e Nell sono duramente provate dalle loro tremende invalidità ed esaurite dall'usura del tempo, dalla monotonia dei loro soliti litigi e dalla loro reciproca incomprensione; nel bel mezzo della loro conversazione, riaffiorano i ricordi dell'incidente in tandem nelle Ardenne, quando entrambi persero le gambe, e poi di una gita in barca sul Lago di Como. Questi sono gli unici ricordi che ancora li fanno ridere e, almeno apparentemente, danno loro un po' di nostalgia per una vita trascorsa insieme. Eppure Hamm, che vorrebbe poter dormire, è irritato dalle chiacchiere dei suoi genitori e ordina a Clov di gettare i bidoni, insieme a Nagg e Nell, in mare. Nel frattempo Nell muore: ma nessuno degli altri personaggi sembra accorgersene.
Hamm vuole raccontare a Nagg una storia: in passato, un padre era andato da lui la vigilia di Natale chiedendo del pane per suo figlio e Hamm aveva deciso di assumerlo. Nagg ricorda quando Hamm era bambino e aveva bisogno di lui, poi Hamm riflette sui suoi difficili rapporti con gli altri, prima di chiedere a Clov il suo tranquillante: il servitore risponde che di tranquillanti non ce n'è più. Hamm poi dice a Clov che non ha più bisogno di lui. Tuttavia, chiede a Clov di dire qualcosa che potrebbe ricordare prima di partire; Clov osserva che, fino a quel momento, Hamm non gli aveva mai parlato e che solo ora, mentre sta per partire, il suo padrone gli presta attenzione. È tempo che Clov rifletta sulla sua condizione: non ha mai compreso il significato di parole come “amore” e “amicizia” eppure si sente vecchio, stanco, incapace di formare nuove abitudini; è legato al ciclo fisiologico di una vita quotidiana ripetitiva e sempre uguale. Mentre Clov sta per andarsene, Hamm lo ringrazia. Poi, anche se Clov è sul punto di andarsene, ma non si è ancora mosso, Hamm si rende conto di essere rimasto solo: tocca a lui – e solo a lui – continuare a giocare la partita finale.


Ruoli


HammBasso-Baritono

ClovBaritono

Servitore di Hamm
NellContralto

Madre di Hamm
NaggTenore

Padre di Hamm



Fonte