Renato Simoni
Renato Simoni è stato un drammaturgo, giornalista e critico teatrale italiano.
Nacque in via Leoncino, come l'illustre concittadino Romano Guardini (nella stessa via abiterà per cinque anni Maria Callas). Negli anni giovanili fa pratica di giornalismo nei due quotidiani cittadini, L'Adige e L'Arena.
Nel 1899 si trasferì a Milano. Nei primi anni del nuovo secolo divenne autore teatrale di successo con le commedie da lui scritte, fra cui La vedova e Congedo. Grazie alla notorietà acquisita, nel 1902 divenne critico teatrale al Corriere della sera nonché collaboratore fisso del settimanale L'Illustrazione Italiana.
A Radio Monteceneri Romano Calò, Lucio Ridenti, Renato Simoni, Andreina Pagnani, Marcello Giorda durante una trasmissione in lingua italiana nel 1950.
In seguito, senza mai abbandonare l'attività di critico teatrale, ricoprì la carica di direttore del giornale di trincea della Terza Armata La Tradotta, termine che era usato per denotare i lunghi convogli ferroviari che trasportavano i militari durante la prima guerra mondiale.
Dopo la morte di Giuseppe Giacosa, Simoni assunse anche la direzione del mensile illustrato del Corriere, “La Lettura” (1906-1923). Dal 1920 al 1924 collaborò con il librettista Giuseppe Adami alla stesura del libretto della Turandot di Giacomo Puccini.
Durante gli anni trenta si avvicinò al regime fascista; nel 1939 fu accolto nell'Accademia d'Italia. Dopo la Liberazione fu escluso dalla redazione del Corriere della Sera. Poté far ritorno in via Solferino grazie alla mediazione di Mario Borsa. Nel 1951 assunse la presidenza del Circolo della Stampa.
Morendo, lasciò la propria biblioteca al Museo teatrale alla Scala.