Lorenzo Da Ponte

Lorenzo Da Ponte è stato un librettista, poeta, scrittore, drammaturgo e professore italiano naturalizzato statunitense. Nacque nel ghetto di Ceneda da famiglia israelitica, primo dei tre figli di Geremia Conegliano e di Rachele Pincherle. Il padre, conciatore di pelli, discendeva da una casata della comunità ebraica di Conegliano che nel 1597 si era trasferita nella vicina Ceneda per fondarvi una nuova comunità. Rimasto orfano della madre ad appena cinque anni, dopo un decennio di vedovanza il padre, invaghitosi della giovane cristiana Orsola Pasqua Paietta, pur di sposarla decise di convertire lui e i tre figli. Il battesimo avvenne il 29 agosto 1763 e fu officiato dal vescovo di Ceneda Lorenzo Da Ponte il quale, com'era consuetudine, impose il proprio cognome alla famiglia Conegliano e ad Emanuele pure il nome.

Grazie all'appoggio del prelato, Lorenzo entrò nel seminario di Ceneda assieme al fratello Girolamo. Il seminario gli offrì finalmente una formazione più approfondita e regolare, in particolare sul latino e sull'italiano. Ordinato sacerdote il 27 marzo 1773, nell'autunno successivo lasciò Portogruaro e si trasferì a Venezia, allora capitale della Repubblica Serenissima. Qui si mantenne impartendo lezioni di letteratura (latina, italiana e francese). Pur essendo prete nella chiesa di San Luca, dimostrò un carattere libertino e condusse una vita spregiudicata; si prese un'amante da cui ebbe due figli. Nel 1779 fu sottoposto a un processo dove venne accusato di "pubblico concubinaggio" e "sequestro di una donna rispettabile"; venne anche accusato di aver vissuto in un bordello dove avrebbe anche organizzato i trattenimenti. Considerato colpevole, il 17 dicembre 1779 venne bandito per quindici anni dalla Repubblica di Venezia.

Giunto a Vienna nel 1781, per interessamento di Antonio Salieri diventa poeta di corte dell'imperatore Giuseppe II. Da Ponte scrisse per vari musicisti libretti che ottennero grande successo, ma tre sono i libretti che gli diedero l'immortalità, quelli scritti per Mozart: Le nozze di Figaro (1786) dalla commedia di Beaumarchais, Don Giovanni (1787) (al libretto diede qualche contributo anche Giacomo Casanova) e Così fan tutte (1790). Dopo la morte di Giuseppe II nel 1790, Da Ponte cade in disgrazia presso la corte e nel 1791 si deve allontanare da Vienna.

Si dirige inizialmente a Praga e poi a Dresda. Dall'autunno 1792 al 1805 vive a Londra dove scrive libretti e fa per dieci stagioni (1794-1804) l'impresario del King's Theatre allestendo 28 prime; si sposa con Nancy Grahl, di vent'anni più giovane. L'attività di impresario si risolve in un disastro finanziario, che Da Ponte addebiterà nelle sue memorie al suo compagno di affari Taylor. In ogni caso il precipitare degli eventi lo induce a lasciare il paese per trasferirsi negli Stati Uniti, seguito in breve dalla famiglia.

Inizialmente si stabilisce infine e definitivamente, a New York. Qui apre una libreria e si dedica all'insegnamento della lingua e della letteratura italiana, fino a divenire nel 1825 il primo professore di letteratura italiana nella storia del Columbia College.

Dal 1823 al 1827 pubblica le sue Memorie; una loro stesura definitiva viene redatta dal 1829 al 1830. Nel 1828, a settantanove anni di età, viene naturalizzato cittadino degli Stati Uniti d'America.

Nel 1833 si associò al Nob. Don Vincenzo Riva Finoli con il quale, a New York, diede vita ad un teatro, l'Italian Opera House, che venne inaugurato trionfalmente a novembre del 1833 con “La gazza ladra” di Rossini. Dopo solo due stagioni però la nuova impresa fallì e a sei anni dall'apertura il teatro fu distrutto da un incendio.

Come era costume dell'epoca, le opere di Da Ponte sono quasi tutte adattamenti di testi pre-esistenti, tranne due eccezioni. Ad esempio, Le nozze di Figaro, sono basate su una trama di Pierre Beaumarchais, come Axur re d'Ormus, scritta per Salieri. Le due eccezioni sono L'arbore di Diana, e Così fan tutte, un lavoro originale scritto inizialmente con Salieri e terminato con Mozart.



Fonte


Fonte wikipedia