Bertolt Brecht
Bertolt Brecht è stato un drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco. Il nacque ad Augusta da Berthold Friedrich Brecht e Sophie Brezing, in una famiglia recentemente approdata alla borghesia; i nonni paterni erano originari del Baden, mentre quelli materni provenivano da Bad Waldsee, nell'Alta Svevia.
Il 20 marzo Bertolt venne battezzato nella chiesa evangelica Barfüßerkirche e il 18 settembre la famiglia traslocò nella nuova abitazione nella città bassa vicino a Perlachberg, quartiere di artigiani e artisti. La fede protestante della madre segnò l'educazione culturale e linguistica del figlio, nella quale la lirica religiosa evangelica e il tedesco di Lutero lasciarono un'impronta decisiva. Il 29 giugno 1900 nacque il fratello Walter, che più tardi diventerà professore di tecnologia cartaria al Politecnico di Darmstadt e il 12 settembre dello stesso anno la famiglia si trasferì in un appartamento più grande nella Bleichstraße 2, in una delle case della Fondazione Haindl, costruite qualche anno prima per i dipendenti nel sobborgo di Klancke.
Nel 1913 cominciò a scrivere le prime poesie, tra cui L'albero in fiamme. Già al liceo Brecht mostrò un comportamento indipendente, anticonformista, polemico e tendente a primeggiare sui suoi compagni di classe. Insieme ad essi Brecht scriveva la musica per le sue poesie e tutti insieme giravano per la città. Sempre nel 1917 si iscrisse all'Università di Monaco di Baviera dove frequentò in modo discontinuo le facoltà di scienze naturali, medicina e letteratura, ma fu presto richiamato dal servizio di leva ad Augusta per ricoprire la funzione di infermiere: rimase al fronte però solo un mese. Fu qui che il nazionalismo, già venato di crepe, perse ogni influenza sul giovane Brecht, quando questi vide in quali condizioni erano ridotti i feriti del conflitto. Il cambio di rotta è già visibile con la famosa poesia Die Legende vom toten Soldaten (La leggenda del soldato morto), in cui il Kaiser Guglielmo II, non accettando la prematura scomparsa di un giovane combattente, decide di farlo "risuscitare" per arruolarlo nuovamente mentre il fetore proveniente dal suo corpo viene coperto dall'incenso sparso dal turibolo di un prete.
Questo componimento ebbe l'effetto di mettere Brecht sulla lista nera di Hitler nel 1923. Nel 1918, dopo aver partecipato ai funerali di Frank Wedekind a Monaco, dedicò al drammaturgo - grande modello degli anni giovanili (il primo figlio di Brecht si chiamò Frank in suo onore) - la quartina Alla sepoltura di Wedekind. Dello stesso periodo è la commedia Baal.
In seguito Brecht continuò gli studi con scarso interesse, attratto più dal mondo del teatro e della letteratura. In questo periodo conobbe Paula Banholzer che nel 1919 gli diede un figlio, Frank, che morì nel 1943 durante la seconda guerra mondiale sul fronte russo. Scrisse la Canzone per i cavalieri del reparto D. Nel 1918 collaborò come critico teatrale al Tageszeitung della sua città natale, e l'anno successivo fece lo stesso per il giornale socialista Augsburger Volkswille; si avvicinò al movimento spartachista.
Il 1º maggio 1920 morì sua madre ed il giorno successivo scrisse la poesia Canzone di mia madre. A questo punto i rapporti con Augusta quasi si ruppero, e si trasferì a Monaco, dove prese alloggio. La città, pur vivendo una situazione storica di reazionarismo esasperato a seguito della fugace esperienza della Repubblica dei consigli Bavarese stroncata dall'estrema destra, offriva molte possibilità culturali, soprattutto nel mondo dello spettacolo; Otto Falckenberg, per fare l'esempio più noto, dirigeva alla Müncher Kammerspiele la compagnia cittadina più all'avanguardia.
Il primo Brecht si forgia in un clima artistico dominato dal dadaismo, dal futurismo, e soprattutto dall'espressionismo. "Ribellione" era la parola d'ordine. Le poesie di questi anni hanno come sfondo la fame, la miseria, il degrado, ma in mezzo al Nulla Brecht manifesta una sincera pietà per le vittime, per i poveri e gli emarginati. Riesuma la ballata tradizionale con uno stile semplice e diretto, in componimenti ossessionati dal trascorrere delle cose, degli uomini, delle città. Come nel Bateau ivre rimbaudiano, è il fiume l'emblema di questo flusso inarrestabile. Al poeta, trasandato e disincantato, sembra non restare altro che l'annegamento o l'andare alla deriva (Das Schiff o Ballade von den vielen Schiffen, lo esemplificano molto bene).
Brecht sapeva legarsi in amicizie durature, e nel periodo monacense conobbe anche Lion Feuchtwanger, che era già un letterato di fama, e si dimostrò uno dei primi critici appassionati di Brecht. Fu in effetti a lui che presentò la sua prima opera teatrale, Spartaco, ammettendo con la sua proverbiale sincerità che voleva pubblicarla a solo scopo di lucro, e ricevendo da Feuchtwanger, che vi aveva intravisto uno straordinario talento, fermi rimproveri. Non era il solo testo che gli fu fatto esaminare, Bertolt aveva già scritto anche Baal e gli sottopose anche questo.
Baal trasse ispirazione da un dramma di Hanns Johst (1890-1978), Der Einsame (Il solitario),[19] che trattava dell'infelice destino di Christian Grabbe (1810-1836), un poeta romantico di vita breve e intensa, realmente esistito. Grabbe, nazionalista e antisemita, morì giovane e pazzo, e nel dramma si ribella alla società perbenista in nome di un individualismo sfrenato che lo porterà a morire in una soffitta, solo e abbandonato da tutti.
Brecht prese spunto dall'opera per ribaltarne il messaggio. Anche in Baal assistiamo alla sconfitta di un poeta "anarchico", ma il fallimento viene qui visto in modo positivo, nella rinuncia a fermenti ribelli e titanici per diventare simbiosi con la terra rozza e oscena.
In quegli anni Brecht si recò spesso a Berlino costruendo importanti relazioni con persone che gravitavano intorno all'ambiente teatrale.
Nel 1922, anno in cui vinse il Premio Kleist per Tamburi nella notte, andò a Berlino dove il 3 novembre sposò l'attrice e cantante d'opera Marianne Zoff, sorella di un suo amico scrittore. Un anno dopo nacque la loro figlia Hanne, divenuta poi nota attrice. Nel 1924 si trasferì definitivamente a Berlino dove lavorò con Carl Zuckmayer come drammaturgo presso il Deutsches Theater, e (sempre nel medesimo anno) nacque suo figlio Stefan. A novembre conobbe la futura collaboratrice Elisabeth Hauptmann. Nel 1925 scrisse la commedia Un uomo è un uomo.
Dal 1926 intrattenne stretti contatti con artisti di tendenza socialista e ciò influenzò molto la sua Weltanschauung. Le sue prime opere furono influenzate dallo studio degli scritti di Hegel e Marx. Nel 1927 uscì il primo libro di poesie Il libro di devozioni domestiche (Hauspostille). Conobbe il sociologo Fritz Stengerg che lo stimola ad approfondire gli studi di marxismo.
Scrisse la tragedia Mahagonny. Collabora con Erwin Piscator all'interno di un collettivo di un teatro di cui fanno parte anche Tucholsky, Kisch e altri. Il 2 novembre divorzia da Marianne Zoff. Nel 1928 scrisse la commedia L'opera da tre soldi su musica di Kurt Weill che andò in scena il 31 agosto e che divenne il maggior successo teatrale della Repubblica di Weimar.
Nel 1929 sposa, in aprile, Helene Weigel. Il 1º maggio assiste ad una manifestazione di operai che vengono maltrattati dalla polizia tedesca. Nel 1930 andò in scena la commedia Ascesa e caduta della città di Mahagonny. Scrisse il dramma didattico La linea di condotta, dove Brecht ormai mette in scena tematiche marxiste. Scrive il dramma Santa Giovanna dei Macelli e il dramma didattico L'eccezione e la regola. Scrisse, anche, il dramma didattico Der Jasager e Der Neinsager, 1929-30 Il consenziente e il dissenziente. A ottobre gli nasce la seconda figlia, Barbara.
Nel 1931 terminò la sceneggiatura del film Kule Wampe e scrisse il dramma La madre, tratto dal romanzo omonimo di Maksim Gor'kij, presentato a Berlino nel 1932. Nel 1932 Brecht andò a Mosca per la rappresentazione di Kule Wampe. Da novembre con Doblin, Brecht frequentò un ciclo di otto lezioni sul marxismo tenute dal filosofo Karl Korsch. Tiene discussioni con Korsch anche a casa sua per approfondire la dialettica materialistica atea. Scrisse la commedia Teste tonde e teste a punta. Conobbe Margarete Steffin (Grete).
All'inizio del 1933 la rappresentazione de La linea di condotta venne interrotta da un'irruzione della polizia e i produttori vennero accusati di alto tradimento. Il 28 febbraio, giorno successivo al rogo del Reichstag, Brecht, insieme alla moglie, il figlio Stefan ed alcuni amici, abbandonò Berlino. Egli al momento dell'avvento al potere di Hitler si trovava ricoverato all'ospedale e, senza neanche passare da casa sua, fece le valigie e fuggì prima a Praga e successivamente a Vienna, Zurigo, e Parigi, dove andava in scena il balletto I sette peccati capitali. Lì venne raggiunto anche da Margarete Steffin. L'amica Karin Michaelis invitò la Weigel a trasferirsi a Skovsbostrand presso Svendborg in Danimarca dove rimase per cinque anni. Nel maggio dello stesso anno i suoi libri vennero messi al rogo.
L'esilio fu molto duro ma in quegli anni produsse le sue opere più note. Viaggiò molto tra Parigi, Londra e New York per rappresentare i suoi testi teatrali. Scrisse numerosi articoli su giornali per rifugiati ed emigranti di Praga, Parigi ed Amsterdam. Ritornato a Parigi, incontrò Margerete Steffin e si accordò con l'editore Willy Munzberg per pubblicare una raccolta di poesie Lieder, Gedichte, Chore che fu pubblicata l'anno seguente. In autunno l'attrice danese Ruth Berlau si recò a conoscere Brecht per invitarlo a una lettura nella capitale danese. A dicembre Brecht si trasferì nella casa di Svendborg dove lo raggiunse anche Margerete Steffin.
Nel 1934 pubblicò il Romanzo da tre soldi, scrisse il dramma didattico Gli Orazi e i Curiazi e il breve saggio Cinque difficoltà per scrivere la verità. Nel 1935 partecipò a Parigi al Congresso internazionale degli scrittori antifascisti, dove lesse un suo testo per la difesa della cultura e contro il nazismo e per questo motivo venne privato della cittadinanza tedesca. Nel 1936 diresse una rivista pubblicata a Mosca La parola. Nel 1937 scrisse il dramma I fucili di Madre Carrar e nel 1938 Terrore e miseria del Terzo Reich.
Nel 1939 lasciò la Danimarca e si recò a Stoccolma in una fattoria nell'isola di Lidingo. Pubblicò il libro di poesie Poesie di Svendborg. Scrisse la tragedia Madre Coraggio e i suoi figli. A questo periodo risale anche Vita di Galileo. Nel 1940 passò dalla Svezia alla Finlandia. Scrisse il dramma La resistibile ascesa di Arturo Ui, ultima opera in collaborazione con Margerete Steffin. Nel 1941 abbandonò anche la Finlandia per recarsi a Mosca dove il 30 maggio morì Margarete Steffin. Quindi, attraversò la Russia, imbarcandosi a Vladivostok per stabilirsi in California.
Per cinque anni abitò a Santa Monica, non lontano da Hollywood. Il suo tentativo di entrare nel mondo del cinema non ebbe successo per cui si limitò ad organizzare alcune rappresentazioni per piccoli teatri. In seguito decise di concentrare la sua attenzione sulle sue opere maggiori. Il 9 settembre 1943 a Zurigo esordì Vita di Galileo. Tra il 1942 e il 1945 scrisse il dramma Le visioni di Simona Machard e il dramma Schweyk nella seconda guerra mondiale. Nel 1946 scrisse la seconda redazione della Vita di Galileo.
Accusato di avere opinioni comuniste, il 30 ottobre 1947 fu interrogato dalla Commissione per le attività antiamericane. Il giorno successivo, durante la prima di Vita di Galileo a New York, si trasferì a Zurigo, dove rimase per un anno (l'ingresso in Germania gli fu proibito) e mise in scena Antigone tragedia da lui scritta e ispirata a quella sofoclea. Tre anni dopo ottenne la cittadinanza austriaca.
Nel 1948 ritornò insieme alla moglie, Helene Weigel, a Berlino Est, dove fondò il teatro Berliner Ensemble che diventò una delle più importanti compagnie teatrali europee e si dedicò soprattutto alla attività di regista. Completò il dramma I giorni della Comune.
Nel 1953 compose le poesie Elegie di Buckow e assistette all'insurrezione degli operai di Berlino: da qui scrisse una lettera in cui difendeva l'ideale comunista, anche se in realtà ne furono pubblicati solo i passaggi relativi all'appoggio dato al Partito e la propria dichiarazione di lealtà mentre nella sostanza il documento era fortemente critico nei confronti della repressione del movimento operaio. Gli anni successivi lo videro impegnarsi molto per il teatro.
Alcune rappresentazioni in città europee gli crearono delle tensioni con i vertici del partito SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands) e qualche suo pezzo teatrale venne rifiutato. Nel 1956 Brecht era da tempo in cattive condizioni di salute. All'inizio di maggio si era fatto ricoverare all'Ospedale della Charité per curare i postumi di un'influenza da virus. Morì il 14 agosto a causa di un infarto cardiaco. Alla sera, alle sei, perse conoscenza, poco prima di mezzanotte morì.
Secondo la sua volontà, Brecht fu seppellito senza cerimonie nel Cimitero di Dorotheenstadt in Chausseestrasse, che si scorgeva dalle finestre della sua abitazione dove viveva da separato in casa con la moglie. Là giace in un angolo adiacente la strada, di fronte alle tombe di Hegel e di Fichte, sotto una pietra dai contorni irregolari, che porta incise soltanto le lettere del suo nome: Bertolt Brecht.