Sul barcone da trasporto di Michele, ancorato in un angolo della Senna, gli scaricatori sono al lavoro. Giorgetta, la giovane moglie di Michele, è contrariata dalle manifestazioni di affetto del marito; in una pausa del lavoro offre da bere agli scaricatori – il Tinca, il Talpa e il giovane Luigi – e balla con quest’ultimo, al passaggio di un suonatore di organetto, abbandonandosi languorosamente nelle sue braccia. Il lavoro riprende con l’arrivo di Michele. Questi annuncia alla moglie che alla partenza del barcone i tre uomini resteranno a Parigi; Giorgetta sembra contrariata dall’idea. Giunge la Frugola, in cerca del Talpa, suo marito. Terminato il lavoro, Luigi deplora la condizione mediocre dell’operaio, e si unisce a Giorgetta nel rimpianto del loro comune quartiere parigino d’origine. Rimasto solo con la giovane, Luigi rievoca la loro ultima notte d’amore e si accorda per un nuovo appuntamento notturno: al segnale di un fiammifero acceso la raggiungerà, col favore delle tenebre. Giorgetta si ritira nella sua cabina, aspettando che il marito si addormenti. M a Michele resta in coperta, avvolto nel suo tabarro: sospetta che dietro l’atteggiamento sempre più insofferente di Giorgetta si nasconda il tradimento, e cerca di indovinare quale fra i suoi uomini sia l’amante della moglie. Accende la pipa; Luigi, in attesa, crede di vedere il segnale convenuto e sale sul barcone. Michele lo aggredisce, lo costringe a confessare la sua colpa, poi lo strangola e ne nasconde il corpo sotto il suo tabarro. Giorgetta, che ha udito i rumori, raggiunge il marito in coperta e lo prega di prenderla, come un tempo, tra le sue braccia. Michele apre il tabarro, dal quale rotola il cadavere di Luigi; Giorgetta lancia un grido e Michele avvicina a forza il viso della moglie a quello dell’amante ucciso.