Teatro dell'Opera di Roma


Il Teatro dell'Opera di Roma è il teatro romano dedicato all'opera lirica e al balletto; è anche conosciuto come Teatro Costanzi, dal nome del suo artefice, Domenico Costanzi.
Ancor prima che la capitale d'Italia fosse trasferita a Roma, monsignor Francesco Saverio De Merode, che possedeva la vallata di San Vitale, vide con chiarezza che urbanizzare il percorso dalla stazione ferroviaria (allora in costruzione) alla via del Corso sarebbe stato un vero affare. Domenico Costanzi partecipò all'iniziativa e comprò terreni, sui quali fece costruire prima l'Hotel Quirinale lungo la nuova via Nazionale nel 1874, poi sul terreno confinante il Teatro d'Opera, che nella nuova capitale ancora mancava. 
L'architetto Achille Sfondrini in due anni costruì il teatro, nello stile neorinascimentale di moda all'epoca. Il teatro non era di grandi dimensioni (1.100 posti), ma aveva un'ottima acustica e una bella cupola dipinta da Andrea Brugnoli. L'opera fu inaugurata alla presenza del re Umberto I di Savoia e della regina Margherita di Savoia il 27 novembre 1880, con la Semiramide di Rossini. 
Nel 1888 avviene il successo di Cavalleria rusticana con Gemma Bellincioni e Roberto Stagno e di Rudello di Vincenzo Ferroni, nel 1891 del successo di L'amico Fritz di Mascagni diretta da Rodolfo Ferrari con Fernando De Lucia e Paul Lhérie. 
La conduzione amministrativa del Teatro fu rilevata nel 1907 dall'impresario Walter Mocchi. Nel 1912 Emma Carelli, moglie di Mocchi, divenne direttrice e responsabile della nuova «Impresa Costanzi».
Nel 1926 il Comune di Roma acquistò il teatro e ne assunse la gestione. I lavori di completamento, ampliamento e ristrutturazione furono affidati all'architetto Marcello Piacentini, che con la chiusura del teatro il 15 novembre 1926 rifece integralmente i prospetti esterni e aumentò di uno i tre ordini di palchi originali e fece installare uno straordinario lampadario di cristallo di Murano, oggi considerato il più grande del mondo. Il teatro assunse il nome di Teatro Reale dell'Opera e fu reinaugurato il 27 febbraio 1928 con il Nerone di Arrigo Boito diretto da Gino Marinuzzi. 
Eliminato l'epiteto reale con il passaggio alla Repubblica, nel 1956 il Comune di Roma affidò allo stesso Piacentini l'incarico di curare un nuovo intervento di ampliamento e restauro. I lavori furono ultimati nel 1960. Il teatro dell'Opera di Roma ha una capienza di circa 1700 posti. Il 23 dicembre 2013 Carlo Fuortes è stato nominato Sovrintendente del teatro.
Pietro Mascagni fu un assiduo frequentatore dell'Opera, di cui fu anche direttore artistico nella stagione 1909-10 e vi diede diverse prime, come la Cavalleria rusticana il 17 maggio 1890, L'amico Fritz il 31 ottobre 1891, Iris nel 1898 con Enrico Caruso, e poi ancora la Lodoletta nel 1917. Giacomo Puccini diede al Costanzi la prima della Tosca il 14 gennaio 1900, la prima italiana della La fanciulla del West ed ancora la prima italiana di Il Trittico nel 1919. Ruggero Leoncavallo vi presentò la prima di Maia (1910); dieci anni dopo Riccardo Zandonai vi diede la prima di Giulietta e Romeo. Infine, il 5 gennaio 1952 è andata in scena in prima assoluta la Sakùntala di Franco Alfano, rifacimento della precedente La leggenda di Sakuntala andata in scena al Teatro Comunale di Bologna, il 10 dicembre 1921 e di cui poi era andata perduta la partitura durante la seconda guerra mondiale.