Gioachino  Rossini

Gioachino Rossini (nato Giovacchino Antonio Rossini, è stato un compositore italiano. La sua attività ha spaziato attraverso vari generi musicali, ma è ricordato principalmente come uno dei più grandi operisti della storia della musica.

La sua famiglia era di semplici origini: il padre Giuseppe - fervente sostenitore della Rivoluzione francese, era originario di Lugo (Ravenna) e suonava per professione nella banda cittadina e nelle orchestre locali; la madre, Anna Guidarini, era nata ad Urbino ed era una cantante di discreta bravura. In ragione delle idee politiche del padre, la famiglia Rossini fu costretta a frequenti trasferimenti da una città all'altra tra Emilia e Romagna.

A Bologna, dopo aver appreso qualche rudimento dai fratelli Malerbi a Lugo, si avvicina alla musica ed in particolare allo studio del canto, del pianoforte e della spinetta presso Giuseppe Prinetti, suo primo maestro.

Nel 1806, a quattordici anni, si iscrive al Liceo musicale bolognese, studia intensamente composizione, mostrando grande ammirazione per le opere di Cimarosa e scrive la sua prima opera (Demetrio e Polibio, che sarà rappresentata però soltanto nel 1812).

A neanche vent'anni tre sue opere sono già state rappresentate e il numero, un anno dopo, salirà a dieci. L'esordio ufficiale sulle scene era avvenuto nel 1810 al Teatro San Moisè di Venezia con La Cambiale di Matrimonio. Nei vent'anni successivi, Rossini compose una quarantina di opere, arrivando anche a presentarne al pubblico 4 o 5 in uno stesso anno; in occasione delle prime rappresentazioni dei suoi lavori, il pubblico italiano gli riserverà accoglienze controverse.

Semiramide (1823) è stata l'ultima opera di Rossini composta per l'Italia. Dopo la sua rappresentazione il compositore si trasferì a Parigi, dove le sue opere furono accolte quasi sempre in modo trionfale. La prima opera composta nella capitale francese fu Il viaggio a Reims, eseguita in onore del re Carlo X il 19 giugno 1825, al Théatre Italien, la quale - in quanto lavoro celebrativo - venne tolta dal repertorio, su richiesta dello stesso Rossini, dopo aver goduto di tre sole rappresentazioni. Una parte consistente della musica fu però riutilizzata né Le Comte Ory (1828), melodramma giocoso composto per l'Opéra. Nello stesso teatro Rossini concluderà di lì a poco la sua carriera di operista con il Guglielmo Tell, capolavoro a cavallo tra classicismo e romanticismo andato in scena il 3 agosto 1829.

Abbandonato il teatro d'opera, Rossini entrò in una fase di crisi personale e creativa. Al 1832 risalgono sei pezzi di uno Stabat Mater che egli completerà solo nel 1839, anno della morte del padre. Negli ultimi anni egli compose solo pochissimi lavori, tra cui la memorabile Petite messe solennelle. Molti storici della musica si sono interrogati sulle cause del suo precoce ritiro dalle scene teatrali. Probabilmente, all'origine di questa inaspettata scelta v'è l'incompatibilità tra Rossini e l'estetica romantica.

L'autore di capolavori come Il Barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri, Semiramide, Il Turco in Italia, Otello, La Cenerentola e Tancredi (solo per citarne alcune) si spense dopo aver lungamente combattuto contro il cancro nella sua villa di Passy, presso Parigi, il 13 novembre 1868.



Fonte


Fonte wikipedia