La Bohème

Poche opere hanno trasmesso la fragilità della felicità come La bohème. L'intenso amore di Mimì e Rodolfo si batte per sopravvivere, senza successo, afflitto dalle difficoltà della povertà, del freddo e della disgrazia. Nella sua tragica conclusione, vediamo la realtà tipicamente truce del verismo italiano. Per mettere musica alla sua storia, Giacomo Puccini usò un raffinato linguaggio armonico e una serie di melodie straordinariamente belle, per dare vita ad un giovane gruppo di artisti parigini del XIX secolo, che sognano che un colpo di buona fortuna li porterà al successo.

Tutto troppo brevemente, la fine crudele che attende questi personaggi è facilitata dalla delicatezza di Mimi, un perfetto ritratto di una donna virtuosa e gentile che è truffata dal destino. La prima è stata condotta da un giovane Arturo Toscanini, e nonostante la fedda reazione iniziale da parte del pubblico e dei critici, non passò molto tempo prima che La bohème diventasse un pilastro fondamentale del repertorio romantico italiano.

Nuova produzione dal Teatro Real, in co-produzione con il Royal Opera House Covent Garden.


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