Teatro Argentina de Roma


Il teatro Argentina di Roma, situato in largo di Torre Argentina, è uno dei principali teatri della città. Costituisce la prima sede della fondazione Teatro Stabile di Roma.
Il teatro Argentina, uno dei più antichi teatri della città, venne inaugurato il 13 gennaio dell'anno 1732 con la rappresentazione dell'opera Berenice composta da Domenico Sarro. Nel 1730 la famiglia Sforza Cesarini avviò il progetto di costruzione del teatro da una rivalutazione del palazzetto e della torre di loro proprietà (Casa del Burcardo): una parte dell’edificio secondario venne demolita per fare spazio al palcoscenico mentre la torre ed altri ambienti del palazzetto furono adibiti a servizi per il teatro e per i camerini degli artisti.
Il teatro era costruito originariamente tutto in legno ad esclusione solo delle mura e delle scale in muratura; la sala fu progettata con la forma a ferro di cavallo per soddisfare al meglio le necessità acustiche e visive. La platea, pavimentata con tavole di legno, era completata da quaranta file di banchi mentre i centottantasei palchi erano disposti in sei ordini. Il Teatro Argentina, secondo le testimonianze riportate dai visitatori stranieri del XVIII secolo, era considerato il più importante tra quelli romani.
L'Argentina è celebre per aver ospitato la prima rappresentazione, il 20 febbraio 1816, de Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini con Manuel García (padre). Anche alcune opere di Saverio Mercadante vennero eseguite per la prima volta nel teatro.
Il 28 gennaio 1822 avviene la prima assoluta di Zoraida di Granata di Gaetano Donizetti con Domenico Donzelli e Luigia Boccabadati.
Solamente nel 1826 venne costruita la facciata ad opera dell'architetto Pietro Holl.
Due prime verdiane si eseguirono in questo teatro: I due Foscari nel 1844 e La battaglia di Legnano nel 1849.
Il Teatro ospita rappresentazioni di prosa e manifestazioni musicali sia operistiche che sinfoniche. All'interno dell'edificio è istituito il Museo Storico del Teatro; sono previste visite guidate e consultazione del vasto archivio fotografico e documentario.



Fonte


Fonte wikipedia