L'Opéra Bastille è il secondo teatro dell'Opéra National de Paris, insieme al Palais Garnier che dal 1990 ospita prevalentemente spettacoli di danza e opere barocche. Con una capienza complessiva di 2745 posti è considerato il più grande teatro d'Europa e il secondo al mondo dopo il Metropolitan Opera House di New York.
È stato inaugurato con un concerto diretto da Georges Prêtre il 13 luglio del 1989 dal presidente della Repubblica François Mitterrand, in occasione di una cerimonia alla quale parteciparono i capi di Stato e di governo riuniti in quei giorni a Parigi per il vertice del G7 convocato nella capitale francese in occasione del Bicentenario della Rivoluzione. La prima stagione lirica si è aperta il 17 marzo 1990 con Les Troyens di Hector Berlioz.
Dopo la sua elezione a presidente della Repubblica francese nel maggio 1981, François Mitterrand decise che era venuto il momento di dotare Parigi di un nuovo teatro dell'opera, destinato ad accogliere un vasto numero di spettatori e a offrire delle condizioni di visibilità molto più soddisfacenti rispetto a quelle del sontuoso ma poco funzionale Palais Garnier
Scartata l'ipotesi della Villette, come area venne prescelto un terreno a Place de la Bastille, nel XII arrondissement, in gran parte occupato da una stazione ferroviaria dismessa, da un vecchio cinema e da una stazione di servizio destinati ad essere demoliti. Trattandosi di una vasta area a forma di pianoforte a coda, era inevitabile che l'inserimento di un edificio di dimensioni così enormi avrebbe presentato complicazioni di ogni sorta. Nel 1983 fu indetto un concorso internazionale, in cui furono presentati 756 progetti. A rendere la partita ancora più difficoltosa, contribuirono le pesanti condizioni imposte ai progettisti. La giuria selezionò sei schizzi, che furono sottoposti a Mitterrand in settembre. Questi ne scelse tre, senza che se ne conoscessero gli autori. Una volta tolto l'anonimato, si scoprì che i tre disegni erano stati presentati da progettisti stranieri, sconosciuti e poco più che trentenni: rispettivamente, Carlos Ott, lo studio franco-rumeno Munteanu-Perianu-Munteanu e Rocco S.K.Yim di Hong Kong.Fu prescelto il progetto di Carlos Ott, un uruguaiano trentasettenne a quell'epoca attivo soprattutto in Canada.
Complessivamente, il teatro ha una capienza di 3.309 posti, suddivisi in tre differenti sale: La Sala grande, di 2.703 posti, è dotata di una grande platea rettangolare e due balconate (esistono anche dei palchi ma hanno una capienza limitata); l'Anfiteatro, situato sotto la Sala grande, da 450 posti; e lo Studio, piccola sala da 230 posti ricavata nell'edificio all'angolo della rue de Charenton, facsimile dell'immobile settecentesco demolito per ragioni di stabilità.
Il nuovo teatro dispone di un complesso sistema di piattaforme mobili su carrelli e di montacarichi manovrati da un computer, che permette di cambiare le scenografie "stoccandole" nel sottosuolo. Di qui la possibilità di passare da uno spettacolo all'altro nel giro di 24 ore, e quindi di utilizzare la sala anche 365 giorni l'anno alternando le rappresentazioni.
Il marmo bianco utilizzato per rivestire le pareti del foyer e l'amphithéatre proviene da Verona. Il granito dei rivestimenti della grande sala proviene dalla Bretagna, e il legno delle poltrone è ricavato da un albero di pero che si trova in Cina. "Le Monde", la grande scultura che si trova nel foyer, è di Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle.