Gaetano Donizetti
Domenico Gaetano Maria Donizetti è stato un compositore italiano, famoso soprattutto come operista. Scrisse più di settanta opere, oltre a numerose composizioni di musica sacra e da camera.
Nato da una famiglia di umile condizione (padre guardiano al Monte dei Pegni e madre tessitrice), fu ammesso alle lezioni caritatevoli di musica tenute da Giovanni Simone (Johann Simon) Mayr e Francesco Salari – dalle quali deriva l'attuale Istituto Superiore di Studi Musicali "Gaetano Donizetti" (il conservatorio di Bergamo) –, e dimostrò ben presto un talento notevole, riuscendo a rimediare alla modesta qualità della voce coi progressi nello studio della musica.
Fu proprio il Mayr ad aprire all'allievo prediletto le possibilità di successo, curandone prima la formazione e affidandolo poi alle cure di Stanislao Mattei. A Bologna, dove proseguiva gli studi musicali, il Donizetti scrisse la sua prima opera teatrale, Il Pigmalione, che sarà rappresentata postuma, e interessanti composizioni strumentali e sacre.
Il compositore fu a Roma, presso l'impresario Paterni, come sostituto del Mayr. Sul libretto poco felice del Merelli (il Donizetti lo avrebbe definito "una gran cagnara"), scrisse Zoraida di Granata, che sarebbe comunque stata riveduta due anni dopo, con l'aiuto del Ferretti.
Fu nel 1830, con Anna Bolena, scritta in soli trenta giorni per il Teatro Carcano di Milano, che il Donizetti ebbe il primo grande successo internazionale, mostrando una piena maturità artistica. Di qui in poi, la vita professionale del Donizetti proseguì a gonfie vele, anche se non mancarono i fiaschi, intrecciati a vicende familiari che non gli risparmiarono nessun dolore, spesso proprio nei momenti di maggior gloria e successo.
Ricevette poi dal Rossini l'invito di scrivere un'opera per il Théâtre des Italiens di Parigi.
Al Teatro San Carlo di Napoli, di cui fu direttore artistico dal 1822 al 1838, il Donizetti presentò ben diciassette opere in prima esecuzione, fra cui la Lucia di Lammermoor.
Donizetti si decise a lasciare Napoli: i problemi con la censura per il Poliuto e la mancata nomina a direttore del conservatorio (di cui era direttore effettivo) sicuramente lo confermarono nei suoi propositi, e nell'ottobre del 1838 egli era già a Parigi.
In quegli anni le sue opere furono rappresentate ovunque, sia in traduzione sia in lingua originale, presso il Théâtre des Italiens. Scrisse La fille du régiment, che esordì all'Opéra comique nel febbraio del 1840, e preparò una versione francese del Poliuto, intitolata Les martyrs.
Ricevette l'importante nomina a cavaliere dell'ordine di san Silvestro da papa Gregorio XVI. Grazie a una raccomandazione per Metternich vergata da Rossini stesso, Donizetti partì alla volta di Vienna, dove il 19 maggio presentò la Linda di Chamounix.
Poi la pazzia, provocata dalla sifilide, lo fece rinchiudere nel manicomio d'Ivry-sur-Seine, da cui uscì solo qualche mese prima della morte. Donizetti muore nel 1848; la sua tomba si trova nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo.
Le opere del Donizetti oggi più sovente rappresentate nei teatri di tutto il mondo sono L'elisir d'amore, la Lucia di Lammermoor e il Don Pasquale, La fille du régiment, La Favorite, Maria Stuarda, Anna Bolena, Lucrezia Borgia e Roberto Devereux.