Franz Lehár

Franz Lehár è stato un compositore austriacodi origine ungherese.
Nato da Ferenc e da Christina Neubrandt (di madrelingua tedesca), è conosciuto soprattutto come compositore di operette. 
Studiò con il padre, direttore di banda militare, e dal 1882 al 1888 fu allievo delconservatorio di Praga, studiando violino e teoria musicale. Su consiglio di Dvořák, si concentrò sulla composizione.
Dopo aver conseguito il diploma, suonò il violino presso l'orchestra sinfonica di Barmen-Elberfeld. Più tardi si unì alla banda del padre, 50º fanteria, con il ruolo di assistente del capobanda. Nel 1890 divenne direttore della banda militare del 25º reggimento di fanteria a Losoncz. Nel 1894 lasciò quest'ultimo per andare a Pola a dirigere la banda militare navale di quel porto.
Qui conobbe il poeta Felix Falzari, con il quale compose la sua prima opera, Kukuschka, che ebbe discreto successo ma non tale da consentirgli di lasciare la direzione di una banda militare. A questa attività affiancò presto quella di autore di arrangiamenti per banda di noti brani classici e di canzoni popolari. Nel 1898 si trasferì a Trieste a dirigere la locale banda navale militare e nel 1898 prese il posto del padre presso l'87º reggimento in Budapest.
Trasferitosi a Vienna, ebbe l'occasione l'anno dopo di comporre un valzer per il gran ballo mascherato che l'estrosa e raffinata principessa di Metternich diede a corte. Il tema del ballo era Oro e argento e così fu chiamato il suo valzer che, divenuto subito famoso in tutto il mondo, lo portò all'attenzione di editori musicali e dei gestori di teatri. Nel 1902 lasciò l'esercito per la direzione del teatro di Vienna an der Wien, posizione che abbandonò presto per dedicarsi esclusivamente alla composizione.
È il più famoso per le sue operette, fra cui sono Die Lustige Witwe, Der Graf von Luxemburg, Paganini, Das Land des Lächeln e Giuditta; ma ha anche scritto sonate, poemi sinfonici, marce e una serie di valzer, alcuni dei quali sono stati tratti da sue operette famose.
Nel 1947 la moglie Sofia morì a Zurigo. L'anno successivo, gravemente ammalato e quasi cieco, morì anche lui a Bad Ischl, località austriaca nei pressi di Salisburgo.