Composti tra il 1937 e il 1939, le Cabaret Songs di Britten trattano d’amore e disagio in modo umoristico, a volte surreale, a volte cupamente ironico, popolare, unendo il stilo di cabaret satirico con la raffinatezza classica. Scritta come musica leggera di alta qualità, le canzoni mettono in musica la poesia dell’amico e mentore di Britten, W. H. Auden e furono composte per Hedli Anderson, la presentatrice, capo linea di coro e cantante di cabaret. La prima canzone è un'ironica evocazione della musica leggera americana, con uno stile allo Cole-Porter. La seconda, Funeral Blues, trasforma la poesia di Auden Stop all the clocks in un pastiche del mondo stoico e funesto della musica blues. In Johnny, Britten gira attraverso parodie di opera italiana, canto popolare e valzer francesi, ogni versetto concludendo con Johnny "accigliato come un tuono e andando via", annunciando i ritmi ispirati dal’ afro-americano e Indie Occidentali di Calypso. Auden ha scritto il testo di questa canzone finale al tempo ch’era innamorato dal poeta americano Chester Kallman: raffigura la cantante correndo alla stazione Grand Central per incontrare il suo amante; la musica di Benjamin Britten, accompagna con l'imitazione musicale frenetica di un treno in movimento.