María José Siri
Acclamata interprete delle più celebri eroine verdiane e pucciniane con un repertorio che spazia dal belcanto al verismo, Maria José Siri è considerata oggi tra più importanti soprani del panorama lirico internazionale. “Capace di un totale abbandono” con “acuti brillanti” (Neue Zürcher Zeitung) uniti a una “vocalità d’acciaio con lirismo e pathos” (The Financial Times) è considerata “interprete di massima referenza e non solo per la rigogliosa vocalità ma anche per un’emissione che ricorda idealmente il suono pieno e rotondo della Tebaldi” (Opera Áctual).
Dopo aver interpretato Lucrezia Contarini, esaltando il drammatismo struggente dell’eroina verdiana nella nuova produzione de I due Foscari al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, ha incantato il pubblico austriaco del Musikverein di Graz cantando una incisiva Abigaille a fianco di Plácido Domingo come Nabucco. Interpretando questo ruolo con successo anche nella stagione dell’arena di Verona, dove si è esibita con ottimo riscontro anche in occasione del Gala Domingo in Verdi Opera Night, facendo il suo debutto nelle vesti di Lady Macbeth Macbeth.
Nata in Uruguay con radici italiane, Maria José si è avvicinata alla musica dall’età di cinque anni e ha iniziato gli studi vocali all'ENAL di Montevideo, perfezionandosi poi al Conservatorio di Parigi e quindi con la grande Ileana Cotrubas. Nel 2002 ha mosso i primi passi sui palcoscenici di Uruguay e Argentina approdando in Europa nel 2008 con Leonora ne’ Il trovatore al Teatro Carlo Felice di Genova.
Da allora la sua carriera si è consolidata ed è inn forte ascesa a partire dal 2016, quando ha inaugurato il Teatro alla Scala interpretando Madama Butterfly con grande successo di pubblico e di critica. Premiata nel 2017 con l’Oscar della Lirica.
Alla Scala, dove aveva debuttato nel 2009 come Aida, è stata protagonista ancora di Aida (2015) e poi delle nuove produzioni di Francesca da Rimini (2018) e di Manon Lescaut (2019). Oltre ad un intenso rapporto con i principali Teatri italiani tra cui soprattutto il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Adriana Lecouvreur, Suor Angelica/Giorgetta Il Tabarro, Abigaille Nabucco, Lucrezia Contarini I Due Foscari), Maria José Siri ha una collaborazione molto radicata con la Wiener Staatsoper (Maddalena di Coigny Andrea Chenier, Madama Butterfly, Elisabetta di Valois Don Carlo, Leonora Il Trovatore, Tosca) e con i principali Teatri tedeschi: Staatsoper e Deutsche Oper di Berlino, Bayerische Staatsoper, Hamburgische Staatsoper, Semperoper Dresden. Molto presente anche in Belgio, all’Opera Royale de Wallonie e in Spagna, soprattutto al Gran Teatre del Liceu, all’ABAO e al Teatro Pérez Galdós. Acclamata dal New National Theatre di Tokyo al Festival di Savonlinna, ha fatto un trionfale ritorno anche in America Latina lo scorso aprile esibendosi in due serate di gala al Teatro Colón al fianco di Plácido Domingo.
Speciale il suo rapporto con l’Arena di Verona, città eletta anche a sua dimora, dove l’artista ha interpretato nel festival estivo, oltre a numerose serate di Gala, ruoli quali: donna Elvira Don Giovanni, Nedda I Pagliacci/Santuzza Cavalleria Rusticana e Aida, ruolo di cui presto festeggerà la 150ª recita interpretato dall’Europa a Giappone sino al Brasile e persino davanti alle Piramidi di Giza. Sempre a Verona al Teatro Filarmonico ha interpretato Giorgetta Il Tabarro.
Tra i ruoli di eroina più amati da Maria José Siri c’è la guerriera Odabella in Attila che ha debuttato al Teatro Comunale di Bologna (2016, DVD Cmajor) e poi affrontato al Teatro Regio di Parma (2018 e 2021), sempre con questo ruolo ha debuttato a Luglio alla prestigiosa Royal Opera House di Londra.