Francesco María Piave

Francesco Maria Piave (Murano, 18 maggio 1810 – Milano, 5 marzo 1876) è stato un librettista e scrittore italiano.

Figlio di Giuseppe Piave e di Elisabetta Casarini, nacque in una famiglia benestante, legata all'industria del vetro. Il padre era stato podestà del comune di Murano durante il periodo napoleonico. Cominciata, per volere del padre, ma subito interrotta la carriera ecclesiastica, Piave studiò a Roma dove si trasferì con la famiglia. Nella capitale pontificia divenne socio dell'Accademia tiberina ove conobbe il poeta romanesco Giuseppe Gioachino Belli che gli dedicò un sonetto.

Nel 1842 divenne direttore degli spettacoli del Teatro La Fenice di Venezia, di cui diverrà poi poeta ufficiale dal 1848 al 1859. Sempre nel 1842 iniziò anche una collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano, ricevendo la nomina di poeta ufficiale dal 1859 al 1867.

Scrisse circa sessanta libretti, musicati da vari autori, quali Pacini, Mercadante, Cagnoni, ma la migliore, più prolifica e più celebre produzione si ebbe con il compositore Giuseppe Verdi, per il quale scrisse ben dieci libretti: Ernani, I due Foscari, Attlia, Macbeth, Il Corsaro, Stiffelio, Rigoletto, La Traviata, Simon Boccanegra e La Forza del Destino. Pur modesto poeta ebbe in compenso un felice intuito per la scena teatrale, qualità riconosciuta ed apprezzata da Verdi.

Morì a Milano, dove riposa nel Cimitero Monumentale della città.



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Fonte wikipedia