Con la sua opera poetica La piccola volpe astuta, Leoš Janáček ha portato in scena nientemeno che l'eterno ciclo del divenire e del passare. Racconta la storia della giovane e ribelle volpe Bystrouška, ovvero "Orecchie Aguzze", che viene catturata dalla guardia forestale e scatena una rivolta nella sua fattoria prima di riuscire a fuggire. Tornata in libertà nella foresta, trova una famiglia con una volpe e viene poi uccisa da un bracconiere. Il mondo umano, apparentemente così civilizzato, guarda con nostalgia alla natura selvaggia, che segue le sue leggi di vita e amore.